La storica della Fabrica Schilling


Il nome della famiglia Schilling è da collegare già da diverse generazioni con il luogo di Zella-Mehlis, nella provincia delle Turingia, in Germania. Un centro tradizionale per la fabbricazione di armi e de pezzi di ferro.

Già nell’ anno 1648 abbiamo una prima testimonianza di un fabbro chiamato Caspar Schilling di Mehlis. Alfredo Schilling figlio di un fabbro Veit Schilling, fondò la fabbrica nell’ anno 1898.

Casa natalenatale

Già il signor Schilling era capace di produrre pezzi torniti che avevano una forma piccola abbastanza complessa. Nell’anno 1905 comprò il primo tornio automatico di trasmissione (dalla ditta “Loewe” di Berlino) per perfezionare la sue specializzazione nella produzione di cilindri per rivoltelle e piccoli pezzi per armi a mano. Con al costruzione di un bacino idrico per la edificazione di una propria sorgente idroelettrica, nel 1912 la piccola impresa familiare era fra le più moderne fabbriche della regione.

I cilindri per rivoltelle si vendevano a molte imprese d’armi (J.G. Anschuetz, HWZ Weihrauch) e altre piccole imprese di artigianato.

Con la fine della seconda guerra mondiale ci fu in Germania la proibizione di tutti i tipi d’arma da fusco, cosicchè la ditta di Alfredo Schilling fu obbligata a continuare la produzione di altri tipi di prodotti.

Nel 1945 la fabbrica fu ripresa dal figlio Veit Schilling, in quale concluse il mestiere di artigianato nella fabbrica “Büromaschinen-Werk Mercedes AG Berlin/Mehlis”, dove si svilupparono nuove idee di produzione.

Con la ripresa della produzione di una serie di accendini a benzina di aluminio da parte della fabbrica “Junkers-Werke” a Dessau, così come della produzione di maccinini per papaveri e colza, così si potè garantire la sopravivenza della fabbrica.

Nel 1950 furono già inviati i primi pezzi di un certo livello alla ditta “Carl Zeiss” a Jena, la quale era priva di macchinari e di mezzi di produzione e quindi aveva bisogno di cooperare con altre imprese.

Il continuo aumento della domanda di pezzi torniti in tutti i rami dell’industria favorì un accrescimento continuo di produzione e di macchinari.

Per il cliente di una certa importanza la fabbrica “Büromaschinenwerk” a Sömmerda produceva in gran numero piccoli pezzi a ruote dentate per calcolatrici meccaniche.

A causa dei cambiamenti politici e restrizioni da parte della Gemania dell’est, lo stato acquisì la proprietà della fabbrica nel 1972 e inseguito a questa espropriazione, la fabbrica fu abbandonata.



Alfred Schilling
Veit Schilling Jörg Schilling
Alfred Schilling
Veit Schilling
Jörg Schilling

Dopo la riunificazione della Germania e la riprivatizzazione delle fabbrica nel 1994 e nonostante le brutte condizioni dell’edificio e dei macchinari non più all’ avanguardia, si sarebbe potuto pensare ad un nuovo inizio dell’ attività.

La fondazione della fabbrica Schilling “Spezialbeschichtungen” GmbH prese avvio dal ramo d’iniziativa del “Get up” per la fondazione della fabbrica, questo grazie alla collaborazione del nipote Jörg Schilling.

Il nipote Jörg, dopo che ebbe terminato gli studi d’ingeneria meccanica all’ università “Friedrich Schiller” a Jena, lavorò nella fabbrica “Suhler Jagd- und Sportwaffen (armi da caccia e sport)” GmbH, dove in sei anni ebbe l’opportunità di acquisire una ricca esperienza.

Il concetto impreditoriale si basa su un ‘idea che ebbe nel concorso “Businessplan 2000” un risultato promettente.

Con il nuovo profilo di produzione (tempera policroma tartarugata e colorazione azzurra di Suhl) fu possibile prendere in considerazione una parte della produzione del proprietario forecedente e continuare così la tradizione familiare, esistente già dalla quarta generazione.



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